Nell’ultimo post abbiamo parlato di velature ed abbiamo realizzato un esercizio a tema floreale per familiarizzare con questa tecnica fondamentale per l’acquerello.
Ora invece, sempre partendo dalla teoria delle velature, ci dedicheremo alla realizzazione di un tutorial più completo in cui potrai mettere in pratica i due principali utilizzi delle velature: rendere più intenso e opaco un colore e modificare la tonalità attraverso la stratificazione dei colori.
Lasciandomi ispirare dalla stagione autunnale, con la sua nebbia e le sue continue piogge, ti propongo un soggetto illustrato a tema per questo periodo dell’anno: dipingeremo una calda poltrona con un gatto addormentato sopra (ogni riferimento al mio gatto è naturalmente voluto).
Lavoreremo con più strati di colore, costruendo profondità e struttura nell’immagine man mano che procediamo. Poiché applicheremo più passate di colore, ti consiglio di procurarti un foglio che abbia almeno il 50% di cotone nella sua composizione. Questo garantirà un colore più omogeneo e regolare anche negli ultimi strati.
Iniziamo!
Disegno e studio delle ombre
Come prima cosa, prepara un disegno del tuo soggetto. Puoi studiarlo su un foglio di carta qualsiasi e poi ricopiarlo o ricalcarlo alla finestra o su una lavagnetta luminosa per trasferirlo sul tuo foglio da acquerello.
Naturalmente, puoi prendere come riferimento il mio disegno oppure modificarlo a modo tuo. Il formato che ho utilizzato qui è poco più piccolo di un A5.
Assicurati solo che le linee del disegno siano abbastanza nitide e visibili: quello che ci serve non è tanto uno schizzo, ma piuttosto un disegno dai contorni chiari, soprattutto visto che il nostro soggetto principale è una poltrona, dunque un oggetto dalla forma ben definita (ti concedo che non vale la stessa cosa per il gatto perché – si sa – i gatti sono liquidi 🙂 ). Scherzi a parte, definire completamente le linee ti dà anche l’occasione di fare un esercizio di precisione durante la stesura del colore, allenandoti ad ogni passata a stare nei contorni.
A questo punto, è arrivato il momento di studiare le ombre. Le velature ci serviranno infatti a rendere più intenso il colore e a stratificarlo e questo sarà fondamentale per andare a definire le zone d’ombra del nostro soggetto. Perciò è importante sapere dove si trovano per pianificare al meglio i passaggi di realizzazione di questa illustrazione.
Nell’esempio che ti mostro, ho ipotizzato che la luce arrivi da sinistra, magari un po’ più in alto della poltrona. Come vedi, ho riempito a matita le zone in ombra, creando delle aree nitide. Naturalmente, nella realtà le ombre sono spesso più sfumate e infatti le dipingeremo così, ma in questa fase preferisco tracciarle con maggiore nitidezza perché questo mi aiuta a riflettere sulla geometria dei soggetti.
Primo strato: la base, ovvero stendere il sottotono
Nel primo strato, iniziamo a definire la tonalità di fondo del disegno.
Tieni conto che quando si lavora con l’acquerello non sempre si stende un unico colore “di sottofondo”, ma si possono usare colori differenti a seconda di come si vuole influenzare la tonalità dell’immagine nelle varie parti.
Per questa illustrazione, ti propongo di dare all’immagine un tono caldo, tendente al giallo, che stenderemo su tutto il soggetto, con una leggera sfumatura. Prepara del giallo oro diluito e del giallo oro abbastanza denso. Fissa il foglio al cartoncino con del nastro di carta e iniziamo.
Parti con il pennello bagnato solo di acqua pulita e inizia a coprire la sagoma del disegno dall’angolo in alto a sinistra. Poco dopo inizia ad aggiungere del giallo diluito e prosegui così, aggiungendo colore e spostandoti a coprire tutto il disegno. Sulla sagoma del gatto stendi poco colore (puoi coprire questa parte quando il pennello è un po’ più scarico, in modo che risulti molto leggera). Questo serve ad evitare che abbia un tono di giallo troppo intenso (che risulterebbe innaturale), ma al tempo stesso garantisce che anche il gatto sia in qualche modo cromaticamente legato al resto dell’immagine. Per il resto, man mano che ti sposti in basso e a destra, aggiungi un po’ di giallo più denso, in modo che queste zone risultino più scure. Fai asciugare.
Un consiglio: sfrutta la gravità! Mentre lavori tieni il cartoncino leggermente inclinato verso di te, seguendo il naturale andamento della sfumatura (dall’alto al basso – dal chiaro allo scuro) e aiutando le gocce di colore bagnato a scendere in maniera uniforme, evitando la formazione di macchie e accumuli.
Secondo strato: arricchire e differenziare la tonalità del colore
In questo strato introduciamo ulteriori tonalità di colore con un secondo strato. Essendo l’acquerello una tecnica che lavora sulle trasparenze, i colori che aggiungeremo continueranno a far trasparire il giallo che fa da sfondo. Il risultato sarà che l’immagine manterrà il suo sottotono caldo.
Ricopri la sagoma della poltrona e del cuscino (ma non del gatto) con una sfumatura che va dal giallo diluito nelle parti più chiare ad un verde-oro a diluizione media nelle parti che saranno poi in ombra.
Fai asciugare, poi riempi la sagoma del gatto con un tono freddo mediamente diluito. Io qui ad esempio utilizzo un grigio di Payne, che è una tinta piuttosto spenta e grigia ma lievemente bluastra. Una volta finito, fai asciugare nuovamente.
Terzo strato: definire le ombre
Nel terzo strato faremo un’ulteriore sfumatura per definire le zone in ombra. Per individuarle, fai riferimento al disegno ombreggiato che hai preparato all’inizio, tenendo conto che però non andremo a tracciare delle ombre nitide, ma semplicemente prenderemo quel disegno a modello per capire all’incirca dove andare a posizionare il colore più scuro.
Per ombreggiare la poltrona, ho deciso di utilizzare un marrone mediamente diluito: ho scelto una tonalità calda, che resti coerente con il sottotono giallo, ma al tempo stesso il marrone è meno saturo del giallo, il che lo rende adatto ad essere usato per una zona d’ombra. Facci caso, nella realtà spesso i colori perdono brillantezza e si “spengono” quando c’è un’ombra. Se avessi dipinto l’ombra di arancione che è sì più scuro ma è altrettanto brillante, l’effetto sarebbe sembrato un po’ meno realistico (non è sempre un male, ma dipende da cosa si vuole ottenere!).
Per ombreggiare il gatto, ci limitiamo ad aggiungere una punta di arancio al grigio di Payne che lo renderà ancora più vicino ad un grigio neutro (questo accade perché il blu e l’arancio sono agli opposti sul cerchio cromatico e quindi tendono a neutralizzarsi a vicenda) e lo addenserà ulteriormente.
Attenzione! In questo passaggio, è importante utilizzare dei colori più scuri di quelli utilizzati in precedenza, ma con coerenza rispetto al grado di luminosità presente nelle varie zone dell’illustrazione, in modo da creare dei contrasti omogenei. Per fare un esempio, se avessi utilizzato il grigio scuro per le ombre della poltrona, si sarebbe creato un contrasto molto intenso ed innaturale.
Quarto strato: aggiungere i dettagli
Nel quarto e ultimo strato aggiungiamo qualche dettaglio e decoro alla poltrona ed al cuscino. Volutamente realizzo tutti questi elementi in blu, un colore molto diverso da quelli utilizzati fin qui perché l’obiettivo è creare contrasto e farli risaltare. Come puoi vedere dal risultato, la presenza di un sottotono piuttosto uniforme “scalda” il colore blu, che tende al verde, e lo mantiene in armonia con il resto dell’illustrazione. Lo stesso vale per il rosso, che è già un colore caldo e che grazie al sottotono tenderà all’arancione.
L’interazione dei colori
Nell’acquerello, i colori continuano ad interagire tra uno strato e l’altro, grazie alla trasparenza di ogni velatura. Se da un lato questo può essere un vantaggio perché aiuta a creare armonia cromatica nelle immagini, può diventare un limite quando influenza il disegno in un modo diverso da quello che ci aspettiamo (se ho steso un sottotono giallo, tutti gli azzurri che ci metterò sopra saranno sempre un po’ verdi, non importa quanti strati di blu continuerò a stendere).
Per questo motivo può essere utile studiare l’interazione dei colori attraverso quella che in gergo tecnico si chiama “glazing chart” ovvero una piccola scheda in cui provare a sovrapporre i colori che desidero usare in diverso ordine per vedere le tinte che producono. Qui sotto vedi un esempio in cui diversi colori vengono sovrapposti ad un fondo bianco oppure giallo, per vedere come il sottotono cambia la loro resa finale.
Eccoci in fondo a questo tutorial! Spero ti possa essere utile!
Se vuoi qui sotto trovi il link al video tutorial.